Il mondo di mezzo è la dimensione spirituale del nostro mondo fisico. Gli sciamani compiono viaggi in questo regno per accompagnare le anime dei defunti o per contattare gli spiriti della natura. In questa dimensione si trovano varie entità che possono essere divise in tre categorie.

ANIME SOFFERENTI

Sono gli spiriti dei defunti che si sono smarriti, senza riuscire a trovare la via verso la luce. A differenza degli spiriti semi-compassionevoli, le anime sofferenti non compiono una scelta consapevole di rimanere nel mondo di mezzo ma rimangono come imprigionate. Il più delle volte queste entità non sanno di essere morte, oppure non vogliono prenderne consapevolezza e rimangono a vagare in una sorta di limbo in uno stato di eterna sofferenza. Una pratica sciamanica molto diffusa è proprio l’accompagnamento dei defunti che permette a queste entità di trovare la pace e di continuare la loro evoluzione spirituale. A volte le anime si smarriscono a causa di una morte violenta o dovuta all’assunzione di farmaci oppiacei che li hanno indotti in uno stato confusionale nel momento del trapasso. I malati terminali, i tossicodipendenti, le vittime di incidenti stradali o di suicidio sono le anime che hanno più difficoltà ad ascendere verso la luce. Questi spiriti perdono completamente il senso del tempo e si attaccano ai luoghi in cui hanno vissuto quando erano in vita, nonché ai loro cari. Quando un’anima sofferente rimane vicina a un familiare si nutre in modo inconsapevole della sua energia vitale. Non è un atto voluto, ciò avviene spontaneamente. Questi spiriti hanno un’energia molto bassa ed hanno quindi costantemente bisogno di attingere al campo energetico di chi è ancora in vita. Le persone che vengono “vampirizzate” dalle anime sofferenti manifestano stanchezza cronica, apatia e salute cagionevole. Il basso livello energetico con cui questi soggetti sono costretti a vivere influenza negativamente ogni aspetto della loro vita. Voglio sottolineare che gli spiriti sofferenti non sono consapevoli di danneggiare le persone a cui rimangono vicine perché si trovano in uno stato confusionale dovuto a una morte particolarmente dolorosa o traumatica. Se uno spirito sofferente rimane nella casa in cui ha vissuto, l’abitazione viene avvolta da una cappa di negatività che influenza pesantemente tutte le persone che vi abitano. I sintomi più comuni che si possono sperimentare in questi luoghi sono mancanza di energia, irascibilità, emicrania e depressione. Anche chi visita la casa in questione avverte un’atmosfera particolarmente pesante e solitamente desidera andarsene il prima possibile. Proprio per questo motivo gli immobili abitati da anime sofferenti sono molto difficili da vendere.

Tratto da “Sciamanesimo. Viaggio nel mondo dello spirito” di Giosuè Stavros edito da Armenia.

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