RIVOLUZIONE Vs RIVOLUZIONE

 

Le riflessioni serali di Valerio…

Tratto dalla suo profilo Facebook:

Sono un po’ di giorni che sento e vedo più persone che parlano di rivoluzione e ribellione, chi in maniera più civile chi invece in maniera più accesa.

Onestamente in Italia la ribellione la vedo proprio difficile. Siamo un popolo di individualisti, una nazione nata su stati e staterelli dove ognuno alla fine ha sempre pensato, sempre pensa e sempre penserà ai propri interessi, al proprio orticello.

 

Sei parrucchiere?
Bene, pensi a te mica al povero cristo che ha una piccola palestra o al piccolo personal trainer che forse se tutto va bene riaprirà a settembre.

Sei imprenditore?
Bene, pensi a te mica al povero cristo che hai lasciato a casa anche solo qualche mese fa perché volevi portare più utile.

Sei dipendente statale?
Bene, pensi a te che te ne frega se il lockdown prosegue e tanti non potranno riprendere a lavorate per qualche altro mese, tanto te lo stipendio non lo hai mica perso.

Sei dipendente in cassa integrazione?
Bene, pensi a te, mica te ne frega del disoccupato che se lo era prima, figuariamoci adesso come sarà facile per lui trovare il lavoro. Te tutto sommato una parte dello stipendio alla fine lo porti a casa.

Sei pensionato?
Bene che te ne frega del piccolo artigiano che forse non riaprirà più l’attività tanto a te la pensione a fine mese arriva.

Sei Partita Iva?
Bene che te ne frega dei brand che chiuderanno uno dietro l’altro intanto importante che facciano tornare te a lavoro perché ovviamente con 600€ non campi.

Sei uno che lavora tramite smart working?
Bene il tuo pensiero è quante ore ci metterai ad arrivare a lavoro con i mezzi pubblici quando ti chiederanno di tornare in ufficio mica te ne frega di chi quel mezzo non potrà più prenderlo perché non avrà più lavoro.

E’ così per tutto, abbiamo il coraggio di ammetterlo. In questo paese siamo tutti bravi a parole ma nei fatti pensiamo sempre e solo al nostro orticello. Del resto le vere rivoluzioni le hanno sempre fatte altri paesi e non noi. Perché noi siamo il paese dell'”armiamoci e partite”.
Come diceva Fedez in un video “L’italiano per protestare in piazza aspetta che ci sia il sole. Il bollettino meteo guiderà la rivoluzione”.

Adesso il sole c’è ma si sa quando c’è il sole non si aspetta altro che andare tutti al mare o magari dopo tutti questi mesi di reclusione a fare una bella passeggiata in un parco.

Dimenticavo c’è chi per tutto questo si sfrega le mani perché del resto oltre ad essere il paese dell'”armiamoci e partite” siamo anche il paese che sa benissimo cosa vuol dire “divide et impera”.

Ultima cosa per non farci mancare niente, siamo anche bravi a cambiare velocemente punto di vista appena i nostri interessi mutano. Subito ci immedesimiamo nel nuovo ruolo.